Dott. Vincenzo Indrizzi
Medico Chirurgo - Specialista in odontostomatologia e protesi dentarie
Trattamenti gnatologici con controllo su pedana stabilometrica
Gnatologia riabilitativa

Spesso si presentano alla nostra osservazione, soggetti con patologie disfunzionali cranio-cervicali apparentemente non legate ad una causa precisa evidenziabile strumentalmente. Cefalee in vari distretti cranio - facciali con irradiazione al rachide cervicale ed alle spalle si accompagnano a volte con patologie in altri distretti come di seguito esemplificato.

  • tensione interscapolare;
  • senso di oppressione toracica;
  • vertigini;
  • formicolii a braccia, mani o gambe;
  • atteggiamenti scoliotici;
  • lombalgie.

Stiamo comunque parlando, di quei soggetti in cui le visite specialistiche di pertinenza e, gli esami di laboratorio e strumentali eseguiti, non abbiano evidenziato una causa eziologica. Circa il 10 - 20% di pazienti infatti pur avendo effettuato visite specialistiche (ortopediche, otorino, neurologiche e oculistiche) con i relativi esami diagnostici (T.A.C., R.M. , esami Rx, esami reflessologici, ecc..) non presentano apparentemente alterazioni patologiche.

Ciò che collega questi Paz è frequentemente la tensione tessutale, muscolare e l’acuirsi, ove presenti, di vecchie sintomatologie, come se la patologia cranio - cervicale in atto rompesse l’equilibrio sino ad allora instauratosi.

In questi casi, si evidenzia frequentemente che, al corredo sintomatico legato a disfunzioni oro-mandibolari ed alterazioni A.T.M.

  • Clic, schiocci e scrosci dell’A.T.M. nei movimenti;
  • Movimenti irregolari o limitati dei mascellari;
  • Dolore nei movimenti estremi;
  • Blocco mandibolare di apertura;
  • Bruxismo;
  • Parafunzioni;
  • Dolori capsula articolare;
  • Dolori mascellari nel movimento.

si abbinano alterazioni posturali riconducibili alle correlazioni esistenti tra muscoli masticatori e tutta la catena osteo-mio-cinetica.

La terapia gnatologica consiste nel ristabilire i normali rapporti fra condilo mandibolare, disco articolare e fossa glenoide. Al fine di ottenere una corretta posizione di riposo della mandibola, risultandone un corretto tono dei muscoli masticatori e di tutti gli altri muscoli ad essi correlati. Cosi agendo il trattamento gnatologico cura sia i sintomi derivanti dalle patologie A.T.M., sopra elencati, sia le eventuali disfunzioni posturali ad esse collegate. In questo tipo di pazienti è molto utile procedere con esami stabilometrici che possono esserci molto utili nella diagnosi oltrechè nel controllo, progressivo e finale, delle procedure terapeutiche applicate.

I dati numerici, risultanti sono molto precisi e ripetibili, l'esame è sufficientemente standardizzato per poter essere eseguito da tutti i comparti operativi senza possibilità di variazioni dovute all'operatore. I dati emergenti inoltre possono essere scambiati anche con altre strutture.

L'esame posturo-stabilometrico permette di registrare e valutare i baricentri corporei e podalici, la distribuzione dei carichi pressori, il mantenimento dell'equilibrio corporeo e l'energia spesa per il mantenimento dello stesso, le oscillazioni antero-posteriori e laterali ed un insieme di valori tesi a valutare l'energia globale consumata dal paziente per mantenere un corretto assetto posturale.

A seguito di tali esami si possono differenziare e diagnosticare patologie posturali di origine visiva, occlusale-discendente, ascendente o miste.

Primo caso: Paziente maschio di aa.21

Il paziente si è presentato alla nostra osservazione con recidiva di trattamento ortodontico, con un impianto endosseo protesizzato in reg. 1+ che, acausa della recidiva ortodontica, trovavasi al momento vestibolarmente fuori dal margini incisali dell’arcata. Presentava inoltre seconda classe dentale e scheletrica con un blocco articolare miogeno, cefalee e cervicalgie con irradiazione interscapolare.

L’esame stabilometrico ad occhi chiusi evidenzia delle oscillazioni antero-posteriori e latero-laterali ben superiori alla norma, tipica dell’istabilità posturale, l’esame del baricentro e dello scarico dei pesi ci mostra un squilibrio tra il carico sul piede dx. e sx. con rotazione del corpo ( anteriorizazione spalla dx.). Tali dati sono confermati dalla stabilometria a denti stretti e dagli esami posturali.

Si è proceduto alla costruzione di un bite sup. ribasato ed equlibrato più volte con tens sino alla completa scomparsa della sintomatologia sopra descritta, l’esame posturale e stabilomerico hanno confermato la correttezza delle procedure terapeutiche ed il beneficio posturale tratto dal paziente, suffragato dal duraturo stato di benessere ritrovato dallo stesso.

Entrando nel merito dell’esame stabilometrco con bite, si evidenzia la riduzioni delle oscillazioni del corpo entro parametri normali, quindi un basso impegno “energetico” al fine di mantenere una buona postura corporea, una corretta distribuzione del peso e del baricentro corporeo compatibili con una corretta postura.

Anche l’esame posturale minimo, col bite indossato, ha confermato l’assenza della rotazione della spalla dx. si noti che tale esame è testato con numerose ripetizioni dello stesso che confermano sistematicamente il risultato ottenuto

Dopo circa un anno di benessere abbiamo consigliato il paziente di sottoporsi alla finalizzazione del caso mediante trattamento ortodontico, il paziente ha rifiutato tale trattamento optando per la costruzione di un bite inferiore, più facile da portare, riproducente le medesime caratteristiche occlusali del superiore, da portare al bisogno (bete stampella).

 

Secondo caso: Paziente di sesso femminile aa. 30

La paziente si è presentata con forti cefalee, cervicalgie e dolenzia alla spalla dx. presenta gravi abrasioni dentali sui denti di entrambe le arcate, conseguenti a bruxismo notturno e diurno estremamente accentuato.

L’esame A.T.M. palesa clic articolare reciproco sx. con dolenzia alla palpaione dei muscoli masticatori e dei punti articolari, ciò ci indirizza verso la diagnosi di dislocamento discale con ricattura sx. L’esame stabilometrico evidenzia uno squilibrio nello scarico dei carichi tra i due piedi una alterazione del baricentro con rotazione del busto verso dx., oscillazioni a denti stretti ben oltre i 2- 3 mm. della norma.

Si è provveduto alla costruzione di un bite superiore ribasato mezzo tens con equilibratura dello stesso, sino a scomparsa della sintomatologia algica

L’esame stabilometrico effettuato durante la terapia e, dopo un lungo periodo di benessere ha confermato la normalizzazioni delle oscillazioni antero-posteriori e latero-laterali, la corretta distribuzione dei carichi tra i due piedi, senza alterazioni posturali. E’ importante costatare come la posizione di mio-centrica (ottenuta con tens) che spesso coincide con la centrica condilare, sovente non coincide con la centrica dentale che a nostro avviso non va mai ricercata pedissequamente nei riposizionamenti gnatologici. La paziente tuttora asintomatica ha scelto una finalizzazione con corono-plastiche in composito.

Posizione iniziale/posizione
asintomatica miocentrica
Vincenzo Indrizzi